Dopo trent’anni il record di Rosangela Soncini viene ancora citato dalle notizie della Fidal. Le sfide con papà Angelo
4 Luglio 1987. L’atletica leggera parmigiana, e non solo, riscrive la sua storia. Ai Giochi Olimpici Giovanili di Papendal (Olanda), una non ancora quindicenne Rosangela Soncini dell’Atletica Santi ferma il cronometro dei 200 metri piani a 24’’,55 segnando il nuovo primato italiano allieve che dal 13 giugno 1980 apparteneva a Rosalba Tarolo. Il risultato cronometrico è di portata esplosiva, considerato il fatto che il dato è tutt’ora miglior prestazione italiana outdoor cadette. Ma anche in indoor sempre nei 200 metri Rosangela portava la sua falcata vincente, segnando un 25’’,09 che ha resistito come record regionale allieve per quasi 30 anni e fino all’arrivo nel 2016 di Desola Oki. Chi la ricorda piccolina al Campo Scuola di Via Po, ricorda la sua instancabilità e la sua grinta dovute sicuramente anche alla militanza nella allora squadra locale di ginnastica artistica Vigor Parma, guidata da Marzia Rigoni nelle palestre del Melloni e con una vicina Santal che svolgeva proprio lì suoi allenamenti. In un mix armonico di forza e grazia Rosangela, figlia d’arte del velocista e calciatore Angelo Soncini, lascia la carriera atletica propriamente detta per dedicarsi alla Psicologia Clinica. Ma la sua anima di sportiva continua a vivere e le farà conseguire un Master in Psicologia dello Sport, seguita dai maestri Marisa Muzio e Sandro Gamba e con tesi finale sul nuoto sincronizzato.
