La scomparsa di Serioli, in cabina di regia già nel lontano 1948 quando Bartali vinse la tappa del Giro al Tardini

Allora gli aspiranti campioni del ciclismo parmense si chiamavano Giorgio Barezzi, Vittorio Adorni, Giordano Ghezzi, Corrado Cavazzini. Un anno da ricordare poichè era il 1948 e a Parma il 4 agosto nasceva l’Uisp, Unione Italiana Sport Popolari di cui sarebbe diventato presidente il giovani Ranzieri, coetano dei ciclisti mentre in cabina di regia si sedeva Carlo Serioli che partecipò alla costituzione del Comitato Provinciale assieme a Mario Battistini e Arnaldo Gandolfi. Fu eletto Segretario, incarico che ha ricoperto sino al 1977. Quando gareggiava, correva sulla pista di carbonella del Tardini assieme ad Aldo Longinotti e Gianni Del Bono: da allora tante benemerenze, non le ricordava neppure lui.

Fu il ciclismo il fulcro dell’attività locale dell’Uisp, sport che andava di moda fra i giovani. Anche con corse clandestine e trascinava verso il traguardo senza tanti fronzoli. Oltretutto il 1948 è stato l’anno dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia al Tardini e i parmigiani ebbero modo di vedere al vivo niente di meno che Gino Bartali, arrivato terzo sul traguardo preceduto di due macchine (come ricordava Francesco Monaco in una Storia del ciclismo) dal vincente Mangini e da Magni. La maglia rosa era di Cottur. L’Uisp Parma avrebbe “battezzato”diversi campioni e fra questi Brenioli che corse il Tour nella squadra azzurra 1958, l’olimpionico dell’inseguimento Franco Gandini, il mondiale Vittorio Adorni e l’azzurro della lotta greco-romana Vivaldo Vellutini che avrebbe portato il nome del Circolo dell’Inzani in Italia e in Europa. Senza dimenticare il mitico Rolando Furlotti, capace di vincere tre gare campestri nello stesso giorno, divertendosi a battere Guido Sani e Gianni Barbieri (che poi andarono a gareggiare nei Giochi europei a Mosca).  Dieci anni dopo per Adorni e Barezzi il titolo italiano Uips dei dilettanti fu il primo momento di gloria: Vittorio correva per la Vigor di via Palermo, che aveva anche un’ottima squadra di calcio, Bettuzzi per la Giovane Italia Enicar. Negli anni a seguire fra gli esordienti furono campioni Fava e Ferrari quindi l’allievo Cavatorta del Montanara. In pista Adorni e Barezzi non avevano rivali a parte Giordano Ghezzi che nel ’59 superò entrambi in pista, poi battuto a sua volta da Bacchini. Nel ciclocross ancora Barezzi con la maglia del GS Montagna. Gareggia anche Corrado Cavazzini, tanta voglia di emergere, la simpatia dilagante già allora, il senso dell’organizzazione

A livello internazionale l’Uisp Parma organizzò il GP Città di Parma, un confronto inter-nazioni di bocce a Salsomaggiore, i confronti fra la rappresentativa nazionale di boxe con la Polonia, mentre l’Inzani, divenuta la prima polisportiva della città, portava i campioni del volley addirittura a Mosca: Carlo Alberto Moisè, Bruno Estasi, Giorgio Muzzi e Renzo Borelli mostrarono ai maestri sovietici di che stoffa erano fatti i ragazzi parmigiani. Sempre nel’48 ci fu la visita degli slavi del Partizan Belgrado al Palazzo della Mostra in giardino: il ghiaccio era rotto grazie a Orazio Zanni, Soemo Alfieri e tanti altri prima di passare il testimone a Sergio Greci.

Il 1948 fu un anno terribile per gli italiani in un paese che si stava rialzando dolorosamente dalle conseguenze della guerra, la povertà, le fabbriche distrutte. A Parma un gruppo di appassionati con pochi soldi e tanto entusiasmo fondarono il Circolo Inzani nell’Oltretorrente . Con tante partite a briscola e a bocce, con la solidarietà che nasceva fra gente povera e genuina.