Consegnato dal Magnifico Rettore a Ferrarini l’attestato alla Cultura E poi la serata panathletica con gli ospiti bresciani

L’Aula dei filosofi, l’attestato di gratitudine mostrato da Ferrarini, alcuni dei docenti,Marchesi, Andrei, Fabi  e Rita Messori. Sotto i complimenti 

del prof. Beltrami, quelli dello Dsevod quindi i festeggiamenti con la bella famiglia: iil figlio Marco, l nipotino Riccardo, la nuora Giulia,  e la serata panathletica a Vigatto con l’introduzione del presidente

Artemio Carra e ovviamente altri applausi per il past president Ferrarini

Non è un dottorato ma ci manca poco perchè questo Attestato di gratitudine da parte del Magnifico Rettore  Paolo Andrei ha un significato ben preciso come ha sottolineato lo stesso Vittorio .Ferrarini  ” perchè mi gratifica come uomo e come artista” Oltretutto la sede era quella giusta , cioè l’Aula dei filosofi dove tanti giovani studenti hanno festeggiato la giornata più importante della loro giovinezza, anche due nostri nipoti hanno vissuto la giornata della  laurea per immergersi poi nella festa della città- Vittorio Ferrarini meritava questo ed altro, soltanto in parte sottolineato da queste  belle  immagini che hanno avuto il bis nella serata panathletica a Vigatto con altri applausi specialmente da parte dei soci come  Ezio  Luterotti giunto da Brescia con altri Amici. Fra i primi a congratularsi con Ferrarini il professor Gianfranco Beltrami da sempre suo estimatore  Quindi la foto ricordo col figlio e la sua bella famiglia con l’ultimo dei Ferrarini,Riccardo. Infne i complimenti dello Dsevod , figura simbolica della città, davanti ad alcune delle tante opere di Vittorio in buona parte donate agli ospedali  come hanno sottolineato a loro volta il direttore generale dell’Azienda ospedaliera-universitaria Massimo Fabi, assieme a Gianfranco Marchesi, noto neurologo e psichiatra e Rita Messori, docente di estetica e teoria delle arti dell’Università di Parma.” Un momento semplice ma intenso all’insegna dell’amicizia e della fratellanza” come ha sottolineato il Rettore. Si tratta di 136 quadri, anche di grande dimensione, donati all’Ospedale e a Case di salute ” che rendono meno freddi e anonimi i corridoi degli ospedali” come ha ricordato il Direttore del Maggiore Massimo Fabi