Nato il 17 novembre del 1938, Calisto Tanzi, industriale del latte e sponsor del Parma calcio per diversi anni, panathleta dalla fondazione per alcuni anni, è scomparso nella giornata di ieri dopo un breve malattia. Recentemente aveva radunato alcuni vecchi amici pranzando con loro e sembrava in buona salute. Aveva 83 anni. Il suo nome è legato indissolubilmente al maxi crack del 2003 dell’azienda di Collecchio, che aveva contribuito a portare ai vertici dell’industria nazionale dopo una serie di campagne promozionali, durante gli anni Settanta e Ottanta, con alcuni protagonisti molti noti del mondo dello spettacolo. Negli anni Ottanta l’acquisto del Parma Calcio, neopromosso in serie A e che durante la sua gestione conquistò i suoi più grandi successi, tra cui la Coppa delle Coppe nell’indimenticabile notte di Wembley nel 1993. Con la scoperta del crac Parmalat, il 22 dicembre 2003 Tanzi venne iscritto nel registro degli indagati ed arrestato cinque giorni dopo. Tornato libero il 27 settembre 2004, dopo 275 giorni trascorsi tra la prigione e gli arresti domiciliari, venne poi rinviato a giudizio con vari capi d’accusa. Partendo da un piccolo salumificio lasciatogli in eredità dal padre Melchiorre, poco più che ventenne scoprì le grandi possibilità offerte dalle confezioni in carta plastificata , decidendo di raccogliere il latte delle colline parmensi per inscatolarlo nei famosi tetrapak. L’impero di cui fu a capo arrivò a fatturare quattrocento miliardi di lire. Nel ’78 si affacciò alla Formula uno, grazie ad un’amicizia personale con Lauda, dopo la popolarità emersa con lo sci.
NELLA FOTO TANZI COL PALMEIRAS, LA SQUADRA SPONSORIZZATA IN BRASILE