Gianfranco Beltrami e la Strada del Benessere, il libro della Gazzetta di Parma
E’ stato davvero un onore per il Panathlon Club Parma Club essere rappresentato a Venezia dal professor Gianfranco Beltrami nella giornata inaugurale di sabato 12 giugno dei festeggiamenti previsti per il 70 ° della fondazione del Panathlon InternationalE’ stato il terzo relatore a parlare dopo Claudio Cricelli, presidente della società italiana di medicina generale e Marco Trabucchi presidente della società italiana di psicogeriatria. A seguire altri illustri medici come Federico Schena, Roberto Pella e Vito Cozzoli, il tutto orchestrato dal direttore del TG di Rai3, Luca Giretto con un tema caro ai panathleti, “360 inclusione” inerente all’attività fisica per combattere la solitudine e ricostruire i rapporti sociali, molto importante in questo momento dopo la pandemia. Il Panathlon venne fondato 70 anni fa dapprima sulla nave Philippa e poi sul “Conte Grande” noleggiati da Aldo Mairano che ne sarebbe diventato presidente e che navigò sino a Napoli ospitando anche il primo congresso della stampa sportiva con illustri personaggi,a cominciare da Gianni Brera che scrisse di proprio pugno una dedica: a Mariano: ” Lo sport ti deve molto e dunque anch’io che lo sport ho vissuto e vivo. Certo era più bello negli anni lontani perchè eravamo più giovani e tutti animati di meravigliose speranze”. Con Brera si erano uniti ai telegrammi augurali Bruno Roghi, che era direttore della Gazzetta dello sport, Giulio Onesti, Aldo Giordani, la vedova di Coubertin e tanti altri con un motto Ludis Jungit sul quale venne edificato il Panathlon per combattere i pregiudizi che cercano di relegare lo sport e di immiserirlo ad un’arida forma di attività fisica. A Parma il Panathlon sarebbe stato fondato a fine estate del ’64 in una trattoria di Maiatico dove su invito dell’onorevole Alberto Ferioli si trovarono alcuni amici capeggiati da Giorgio Orlandini assieme a grandi firme dello sport nostrano, come Ercole Negri, Martino Pizzetti, Alberto Fornari, Francesco Frati, Aldo Pizzigoni, Bruno Robuschi, Giuseppe Bianchini e Michele Zampiccinini con un intervento di Bruno Raschi cui avrebbero fatto seguito in altre sedi Vittorio Pozzo e poi Omero Vaghi per lo sci. La ratifica della fondazione abbozzata su una pagina di quaderno scritta da Giorgio Orlandini sarebbe stata elaborata al Circolo di Lettura, con la partecipazione del presidente Mairano e l’elezione di Martino Pizzetti. Gianfranco Beltrami, esponente di una Famiglia votata allo sport, a cominciareda papà Ermenegildo, avrebbe retto le sorti del Cus Parma e poi del Panathlon, distinguendosi per il suo impegno sociale e divulgazione di problemi medici attraverso gli articoli scritti per la Gazzetta di Parma e per il Corriere della sera, distinguendosi per la chiarezza e l’incisività , molti dei quali poi elaborati per questo libro, La strada del banessere con contributo del Direttore Claudio Rinaldi, suo grande amico da sempre